I migliori vini italiani

I migliori vini italiani

I migliori vini italiani

 

I vini italiani sono i più pregiati e conosciuti in tutto il mondo, ogni anno vengono fatte delle classifiche per stabilire quali tra i tanti sono riusciti a salire in cima. Negli ultimi periodi i vini che hanno ottenuto maggiore successo sembrano essere quelli piemontesi e quelli toscani. Per gli amanti del vino sarà sicuramente importante conoscere la classifica dei 10 vini migliori decretati da una giuria di esperti e critici, degustatori, giornalisti e molto altro.
Agli ultimi eventi hanno partecipato nomi di prestigio nel campo dell’enogastronomia, troviamo per esempio Luca Gardini e Andrea Grignaffini, Tim Atki, Christy Canterbury, Master of Wine degli Stati Uniti nonché giornalista, Raoul Salama, Daniele Cernilli, Pier Bergonzi e Antonio Paolini. Secondo le ultime classifiche troviamo al5 posto il vino siciliano Vecchio Samperi e il Furore Bianco Fiorduva Costa D’amalfi Doc 2013di Cantine Marisa Cuomoche ottenuto un 9° posto, a chiudere la classifica invece Il Trebbiano d’Abruzzo.
Le altre posizioni vedono ai primi posti vini Piemontesi come il Monprivato Barolo DOCG 2010, il Brunate Barolo DOCG 2011, il Costa Toscana IGP CabernetFranc 2012, il Parafada Barolo Docg 2011, poi il vino siciliano precedentemente detto, il Brunello Di Montalcino Docg 2011 proveniente dalla Toscana, il Sassicaia Bolgheri Doc 2012 dalla Toscana, il Bussia Riserva Oro Barolo Docg 2006 sempre Piemontese e a chiudere il Furore Bianco Fiorduva Costa D’amalfi Doc 2013 e il Trebbiano D’abruzzo Doc .

Ma i migliori vini italiani in base a cosa vengono scelti?

Ci sono delle caratteristiche ben precise? Per essere considerato un buon vino, questa bevanda secondo alcuni tecnici deve rispettare quattro parametri fondamentali che si possono valutare semplicemente con un colpo d’occhio. I migliori vini italiani infatti devono essere limpidi, il colore è la caratteristica più importante in quanto i riflessi violacei nei vini rossi così come anche nei bianchi indicano un buon vino che oltretutto è anche giovane. Queste caratteristiche possono riguardare anche un vino un po’ datato e qualora dovesse avere riflessi violacei questo indicherebbe un grandissimo pregio perché vuol dire che il tempo lo ha migliorato rendendolo ancora più buono.
Qualora il vino dovesse avere riflessi giallini invece è bene accendere il campanellino d’allarme perché un cambiamento di colore così importante potrebbe stare a significare che il vino non è più buono. Altri accertamenti possono essere fatti ponendo particolare attenzione alla limpidezza, al colore, alla viscosità, e all’effervescenza della bevanda. Anche l’olfatto ha il suo ruolo importante nel riconoscimento della qualità del vino, quindi in un vino giovane il profumo sarà sicuramente fresco, semplice, leggero, in un vino maturo floreale, fruttato, speziato, leggermente più pesante. In uno invecchiato invece la particolarità sta proprio nel cambio di odore, perché dopo averlo versato nel bicchiere cambia totalmente profumo dopo massimo qualche minuto.
E infine rimane il gusto, i migliori vini italianidevono avere una caratteristica importantissima ovvero la persistenza non limitata a due o tre secondi, bensì 15, 20. In bocca deve rimanere il gusto fresco del vino, un vino che lascia l’impronta è sicuramente di elevata qualità.

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